Elemento terrestre
Percorrere una delle vallate romagnole dalla pianura al crinale è come fare un viaggio a ritroso nel tempo: il territorio della valle del Ronco-Bidente nasce dal mare, i sedimenti si sono accumulati sul fondo, cementati a causa della pressione dell’acqua, e sono diventati strati di rocce. Il movimento delle placche, che come zattere galleggiano sul magma e si urtano, li ha sollevati, spezzati, incurvati, sovrapposti fino a formare l’Appennino. L’azione erosiva della pioggia, del caldo e del gelo, lo scorrimento delle acque hanno modellato le rocce, creando le colline; e l’accumulo dei sedimenti in ambiente continentale ha dato origine alle pianure. È questo il territorio più recente, figlio dei materiali originati dall’erosione dei rilievi a partire dal crinale appenninico, trasportati dai corsi d’acqua e sparsi durante gli eventi alluvionali.
Gli itinerari su questo tema
Gli articoli su questo tema
L’archivio su questo tema
Flora e Vegetazione dei Terreni Ferrettizzati del Preappennino Romagnolo
Scritto da: Pietro Zangheri
Pubblicato nel: 1950
Terzo contributo della collana « Romagna Fifogeografica », dedicato allo studio dei terreni « ferrettizzati » che occupano la fascia che sta fra la pianura e la cintura calanchiva (alle quali ultime sono dedicati rispettivamente il primo ed il secondo contributo) si completa la descrizione fitogeografica della regione romagnola, dal mare fino a tutto il pliocene argilloso pedemontano, eccezion fatta per il cordone di roccia calcarea pliocenica incluso fra le argille azzurre.
Studio idrogeologico su alcune Cave in Comune di Forlì, in sinistra Ronco
Scritto da: Claudio Cantelli
Pubblicato nel: 1981
Il presente studio é stato effettuato dallo Scrivente con mezzi propri e di collaboratori. per conto delle società
FOMA e S.G.S. , che svolgono attività estrattive di inerti in sinistra Ronco, nel comune di Forlì, località Tibano.
Il quesito postomi riguarda le possibilità di poter estrarre ghiaie da zone di scavi già iniziati, senza interferire, o meglio , senza causare conseguenze negative all’ambiente naturale , in particolare, a pozzi d’acqua siti nei dintorni.
Detto studio é stato iniziato esaminando accuratamente gli elaborati pertinenti di geologi esperti della zone,
del Piano dell’Attività Estrattiva del comune di Forlì, della scarsa letteratura italiana esistente in materia e delle recenti esperienze analoghe in altri Comuni 0 regioni.
Si é cercato quindi di ricostruire dai dati disponibili, lo stato attuale delle conoscenze dell’ambiente geologico in cui operano le due cave, ed infine si é verificato in natura il comportamento idrogeologico dei corpi acquiferi presenti.