Casa Cesenate - Foto di Marina Foschi

Elemento antropico

19 Dicembre 2023

Case rurali e paesaggio agrario nella valle del Bidente, la lezione di Lucio Gambi

Le case rurali che fanno parte del patrimonio culturale di un ambito territoriale, sono testimoni superstiti di una economia legata alle forme e alla produzione del suolo; di una trama geografica e amministrativa disegnata dai centri di potere civile e religioso nei percorsi di collegamento e nella delimitazione di confini.

La scelta dei luoghi in cui costruire, dei singoli insediamenti, dipende anche dalla presenza di acqua e materiali costruttivi, dalle coltivazioni prevalenti e, in montagna, dalla esposizione dei versanti e dalla loro stabilità.

La casa e il podere, forma, uso e proprietà nel territorio rurale

A metà del secolo scorso il geografo Lucio Gambi e lo storico dell’agricoltura Emilio Sereni avevano sviluppato studi fondamentali sulle forme del paesaggio e della casa rurale, quest’ultima vista come funzionale alla conduzione del fondo.

Per Gambi la dimora agricola è “il fulcro sociale dell’azienda… e visualmente il suo più chiaro elemento di identificazione, la sintesi di quanto vi si compie”. L’analisi svolta su La casa rurale in Romagna indica al tempo stesso i confini di un’area geografica in numerose declinazioni locali e le ragioni di conformazione ed uso dei diversi manufatti nella loro distribuzione tipologica rappresentata in un’ampia casistica di planimetrie.

Nella Carta della abitazione rurale in Italia del 1976 confronta, senza ancora l’ausilio della cartografia digitale, forme e funzioni della casa rurale e il suo contesto fisico economico e sociale. Questo rapporto muta nei diversi paesaggi italiani e nelle diverse forme di proprietà e conduzione, consolidati o variati nel tempo. La lettura ottenuta su diversi livelli cartacei oggi potrebbe avvantaggiarsi di altre elaborazioni e aggiornamenti. Emilio Sereni pubblica la sua Storia del paesaggio agrario italiano nel 1961, nel momento della Riforma agraria che muta i rapporti di produzione  fra il podere e la casa colonica. Il paesaggio agrario significa per lui “quella forma che l’uomo, nel corso e ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale”.

Nella vallata del Ronco Bidente i caratteri insediativi variano fra pianura e montagna con ibridazione nelle zone intermedie ed intervallive. Si distinguono a partire dalla pianura:

  • la casa forlivese con le ali a capanna
  • la casa cesenate con il portico in facciata fino alle ali laterali
  • la casa italica e quella di pendio in collina e montagna
  • le cellule elementari: dalle capanne alle torrette da vigna, torri e case con torre con funzioni difensive e di colombaie.

Studi successivi agli anni ’80 in questo territorio hanno affrontato gli aspetti antropologici attraverso una prossemica dell’oggetto d’uso, prendendo in esame l’aia ed in particolare la cucina “camera della casa”, gli oggetti e la disposizione degli arredi.

Casa cesenate - Foto di Marina Foschi

Casa cesenate – Foto di Marina Foschi

L’analisi storica: archeologia delle murature, fasi e forme del popolamento

Le ricognizioni interdisciplinari degli anni ‘70 – ’80 hanno consentito di elaborare criteri di datazione per le forme architettoniche anche di edifici “minori”, con analisi delle murature, dei materiali, delle loro composizioni e decorazioni e dei documenti d’archivio, elementi essenziali per una storia del popolamento e dei caratteri architettonici in epoche diverse.

Scritto da: Marina Foschi